"Unificare le proteste di categoria. Finora il calendario prevede il 7 e 14 novembre lo sciopero del pubblico impiego; il 13 la manifestazione dei pensionati per rivendicare migliori politiche di welfare; il 14 lo sciopero degli universitari; il giorno dopo, la mobilitazione generale dei lavoratori del commercio. Ed infine, il 12 dicembre, lo stop di 24 ore dei metalmeccanici della Fiom. Una frantumazione che la Cgil vorrebbe unificare in un unico sciopero generale contro la politica economica del governo." (da Repubblice e qui c'è il resto del pezzo sullo sciopero generale)
Proprio questo volevamo dire, e non solo. Qualche giorno fa abbiamo lanciato un post ed anche un sondaggio, con una resa veramente strabiliante di ben 27 risposte, un buon numero per fare uno sciopero generale! Però ci siamo prese/i la soddisfazione di anticipare le conclusioni del segretario generale della Cgil. Anche se, per la verità pensavamo ad un percorso che attraversasse i movimenti e non solo ai calendari e alle categorie in agitazione; ad un percorso lungo di preparazione in cui le comunità e i beni comuni per cui si sta resistendo, difendendo e combattendo siano coinvolte direttamente, in incontri pubblici, assemblee, documenti congiunti, in autonomia dai partiti e in contraddittorio anche con le istituzioni locali, valorizzando le relazioni, i contatti, le contaminazioni. Perchè non ci pensiamo dai cantieri, dai coodinamenti, dai comitati, dalle rappresentanze, dalle scuole, dalle università... dai territori e dal basso? E perchè non lo facciamo a Napoli ? A presto, con un altro sondaggio...
sv
venerdì 7 novembre 2008
Verso lo sciopero generale
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