Appello degli studenti e delle studentesse campan@ alle realtà in lotta per la difesa del territorio e dei beni comuni
Siamo gli studenti e le studentesse che hanno invaso le piazze, occupato scuole ed università, fatto assemblee al grido “Noi la crisi non la paghiamo!” per la cancellazione delle leggi 137 e 133.
In nome della crisi e della mancanza di denaro il Governo vuole imporci tagli del finanziamento pubblico all'università, alla ricerca e alla scuola, con l'obiettivo di aprire ulteriormente la strada del finanziamento privato e quindi dell'asservimento agli interessi di pochi sui molti. Ma non solo. Se passa questa logica a farne le spese saranno gli studenti che si troveranno a pagare sempre più cara l'istruzione, a dover scegliere tra università di seria A e di serie B in base ai finanziatori privati: A pagare il prezzo saranno i lavoratori della ricerca, della scuola e dell'università.
Noi pensiamo che la nostra battaglia abbia molto in comune con la battaglia di chi difende il proprio territorio e le risorse naturali dalla svendita e dalla devastazione del mercato: che si tratti di inceneritori e discariche, di un treno ad alta velocità, di una base militare o della privatizzazione dell'acqua.
Noi come voi non vogliamo pagare la loro crisi.
Non vogliamo che si regalino miliardi di euro pubblici alle grandi imprese e banche per costruire le grandi opere, discariche ed inceneritori che non servono alla popolazione ma solo a chi le costruisce e le gestisce. I soldi pubblici ai privati e lo sfruttamento del territorio e delle risorse sono uno dei modi in cui le multinazionali cercano di resistere alla crisi.
Noi chiediamo che questi soldi vengano utilizzati per finanziare adeguatamente ricerca, università e scuola. Continua...
venerdì 7 novembre 2008
Appello degli studenti
Etichette:
bene comune,
democrazia,
diritti,
rifiuti,
scuola
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Inserisci qui il tuo commento