Dalla Società Italiana di Statistica un interessante contributo sui dati che riguardano la spesa complessiva per l'istruzione, la sua incidenza sul Pil, la spesa per alunno ecc...
A naso, per esempio, chi non ha pensato che i dati sul numero di universitari che non hanno dato esami fossero contati considerando anche le matricole? Trovare finalmente un'autorità statistica che faccia i conti sui conti è veramente utile, istruttivo e democraticamente corretto. (sv)
PS Sperando solo che non si prenda spunto da qui per una "resa dei conti" anche sugli insegnanti di sostegno o sull'edilizia scolastica ecc? Ma leggete, che è interessante davvero, e graze a Paola Clarizia che ha segnalato.
L’attuale politica scolastica: false economie o economia fasulla?
I vari provvedimenti che riguardano la scuola, avviati negli ultimi mesi da parte del governo, partono dalla premessa che sia necessario tagliare la spesa pubblica relativa a quel capitolo. Un’incessante ripetizione di questo presupposto sembrerebbe averlo reso quasi assiomatico per tutti. Nella Legge 133 del 6 agosto 2008, articolo 64, comma 6, si trova che “… devono derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 650 milioni di euro per l’anno 2009, di 1.650 milioni per l’anno 2010, di 2.538 milioni di euro per l’anno 2011 e di 3.188 milioni di euro a decorrere dall’anno 2012”. Di fronte a tagli di una tale entità, è doveroso chiedersi se il presupposto e i provvedimenti siano corroborati dai dati forniti dall’OCSE, dall’ISTAT, dal MPI e MIUR e dal Bilancio dello Stato. Vorrei esaminare alcuni di questi dati, relativi a tre aspetti della spesa complessiva, che sono frequentemente oggetto di affermazioni approssimative o inattendibili da parte di politici e commentatori. Continua...
venerdì 7 novembre 2008
La resa dei conti
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