venerdì 7 novembre 2008

La resa dei conti

Dalla Società Italiana di Statistica un interessante contributo sui dati che riguardano la spesa complessiva per l'istruzione, la sua incidenza sul Pil, la spesa per alunno ecc...
A naso, per esempio, chi non ha pensato che i dati sul numero di universitari che non hanno dato esami fossero contati considerando anche le matricole? Trovare finalmente un'autorità statistica che faccia i conti sui conti è veramente utile, istruttivo e democraticamente corretto. (sv)
PS Sperando solo che non si prenda spunto da qui per una "resa dei conti" anche sugli insegnanti di sostegno o sull'edilizia scolastica ecc? Ma leggete, che è interessante davvero, e graze a Paola Clarizia che ha segnalato.


L’attuale politica scolastica: false economie o economia fasulla?



I vari provvedimenti che riguardano la scuola, avviati negli ultimi mesi da parte del governo, partono dalla premessa che sia necessario tagliare la spesa pubblica relativa a quel capitolo. Un’incessante ripetizione di questo presupposto sembrerebbe averlo reso quasi assiomatico per tutti. Nella Legge 133 del 6 agosto 2008, articolo 64, comma 6, si trova che “… devono derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 650 milioni di euro per l’anno 2009, di 1.650 milioni per l’anno 2010, di 2.538 milioni di euro per l’anno 2011 e di 3.188 milioni di euro a decorrere dall’anno 2012”. Di fronte a tagli di una tale entità, è doveroso chiedersi se il presupposto e i provvedimenti siano corroborati dai dati forniti dall’OCSE, dall’ISTAT, dal MPI e MIUR e dal Bilancio dello Stato. Vorrei esaminare alcuni di questi dati, relativi a tre aspetti della spesa complessiva, che sono frequentemente oggetto di affermazioni approssimative o inattendibili da parte di politici e commentatori. Continua...

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