domenica 24 gennaio 2010

Paghiamo il nostro dissenso? Va bene, paghiamo...

Aggiornamento del 27/01
Sul sito di Carta è stata lanciata una sottoscrizione 10 euro per ricostruire il presidio

Pubblichiamo qui la notizia e la richiesta che leggiamo sul sito di Carta, di un aiuto per ricostruire il presidio NoTav in Val di Susa incendiato all'indomani della manifestazione che alla Tav ha detto un "insopportabile" No!  Sappiamo bene che di questi tempi anche un gesto "simbolico" pesa e che guardandoci intorno qui dalle nostre parti sentiamo che l'emergenza e i bisogni vanno oltre qualsiasi valore simbolico. Ma ci è anche molto chiaro quanto vale "materialmente" quel presidio come esempio vivente di democrazia partecipata e di partecipazione pacifica per la nostra politica e per il nostro paese. Ci piacerebbe, perciò, che il cantiere di Napoli desse il proprio contributo a questa causa. Chi è d'accordo e vuole contribuire insieme a noi può seguire le indicazioni di Pierluigi e, se vuole, aggiungere al proprio nome o alla motivazione la sigla del cantiere (Cantiere Napoli o Arcipelago Napoli).

No Tav. Incendiato questa notte il presidio di Borgone

Evidentemente, la grande manifestazione No Tav di ieri a Susa, 40 mila persone, ha irritato qualcuno: questa notte ignoti hanno dato fuoco al presidio di Borgone, che è andato completamente distrutto. Il presidio era nato nel 2005, sul luogo dove si sarebbero dovuti fare i sondaggi dell’epoca e nel tempo era diventato un luogo ospitale per valsusini e per i loro amici: una baracca che era diventata una casetta di legno, con le finestre a vetri e le tendine, un grande tavolo dentro e uno fuori,sotto un pergolato, una cucina attrezzata e una stufa a legna per riscaldarsi d’inverno. Tutto frutto del lavoro volontario di molte persone, e molte signore assicuravano, nelle grandi occasioni, buonissimi pranzi basati sulla cucina tradizionale della valle. Chi scrive è stato ospite più volte e ha potuto pranzare con gli amici No Tav. Il presidio si era anche abbonato a Carta.
Ora, dopo l’incendio notturno (evidentemente è uno stile) di un presidio provvisorio a Susa, qualche giorno fa, e l’incursione di un gruppo della Giovane Italia, organizzazione giovanile del partito di Berlusconi che ha fatto scomparire il “NO” dalla grande scritta “NO TAV” che da anni compare sul fianco di una collina all’ingresso della valle, l’arrabbiatura sta crescendo. I No Tav, ossia semplicemente la gente della valle, famiglie intere, hanno sabato pomeriggio dimostrato che la linea ad Alta velocità non si farà mai con il loro consenso, e lo hanno comunicato in modo pacifico. Chi invece fa entrare all’alba trivelle accompagnate da poliziotti in un grottesco assetto da combattimento, pensa invcece evidentemente che alla Tav giovino i metodi violenti e mafiosi, come incendiare il presidio di Borgone in piena notte. Carta fa appello a tutti coloro che simpatizzano con i No Tav ad aiutarli a ricostruire il presidio raccogliendo denaro. Da lunedì 25 sarà possibile contribuire attraverso la bottega on line di Carta.
(Pierluigi Sullo)

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