sabato 7 novembre 2009

Costituzione Lavoro Mezzogiorno



Il convegno di questa mattina, al quale ho assistito, era centrato sul tema del lavoro, rispetto ai principi fondanti della costituzione e qui nel Mezzogiorno. L'ho lasciato all'inizio di una comunicazione sulla condizione femminile (che avevo letto sul sito e considerato che si era fatta l'ora di tornare a casa), pensando tra me e me: se la repubblica nostra è fondata sul lavoro è una repubblica di maschi. Gli interventi di Rusciano, Dell'Aringa e Pugliese sono stati molto interessanti ma soprattutto è apparso evidente in tutti gli interventi che le politiche attive del lavoro hanno registrato un sostanziale fallimento, il peggiore dei fallimenti possibili: l'aumento del dualismo territoriale con il forte e progressivo arretramento delle condizioni di occupazione nelle regioni del Sud rispetto alla capacità di crescita delle aree più sviluppate. Si torna dunque a parlare, come è necessario, di politiche di sviluppo (industriale e della qualità) e di politiche di welfare (e di riforma degli ammortizzatori sociali, con misure che curino anche l'assistenza e la lotta  alla povertà). Sono le chiavi entro cui si dovrebbe intervenire per attivare una crescita equiilibrata di lavoro in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna.Si fossero capite una ventina di anni fa, queste cose che adesso appaiono così visibili e semplici da capire, che oggi sono affermate e assodate con sciolto buon senso, forse non saremmo così indietro e così in basso, tanto in basso che venirne fuori è davvero molto difficile.
Ma a parte quello che penso io e per compensare la mia ridotta capacità e disponibilità di raccontare più estesamente cosa si è detto nel convegno, suggerisco di consultare i materiali di preparazione che trovate qui, nel sito della Fondazione.
susi veneziano

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