Il decreto sicurezza approvato ieri dal Senato contiene, in materia di immigrazione, norme inaccettabili per qualsiasi persona civile e democratica.
In particolare la norma che consente ai medici di denunciare alle autorità di pubblica sicurezza le persone irregolari è profondamente xenofoba e anti-costituzionale perché introduce, nei fatti, una disparità di tutele e di garanzie rispetto ad un diritto inalienabile e fondamentale come quello alla salute.
Per altro, tale norma non produrrà benefici dal punto di vista della salute, ma alimenterà pericoli e potenziali aggravamenti di alcune patologie “sociali”. Infatti, obbligare le persone migranti non regolari a stare nascoste, a non curarsi per paura di essere denunciate, ad evitare rapporti con il sistema sanitario nazionale non farà altro che mettere più a rischio la loro salute e con essa quella della intera comunità. Come cooperativa sociale da anni impegnata nelle politiche di inclusione e di convivenza rivolte alle persone straniere non possiamo accettare tali politiche. Chiediamo al Presidente della Repubblica, se il decreto dovesse passare alla Camera, di non firmare il provvedimento.
Chiediamo all’Ordine dei Medici, alle forze politiche all’opposizione, alle organizzazioni sindacali, all’associazionismo e al volontariato, alle organizzazioni di auto-rappresentanza degli stranieri di mobilitarsi unitariamente e urgentemente, anche attraverso forme di disobbedienza civile.
“Chiediamo a tutti i medici di dichiarare pubblicamente la loro obiezione” – dichiara Elena de Filippo, presidente della cooperativa sociale Dedalus – in modo che chi lavora con le persone straniere, soprattutto con quelle più deboli e fragili, possa ancora continuare quel lavoro di orientamento e accompagnamento ai servizi sanitari che, in questi anni, ha garantito a migliaia di persone di veder tutelata la loro salute, ha permesso una prevenzione sanitaria diffusa, ha tolto guadagni al mercato illegale e sommerso della salute”.
Cooperativa sociale Dedalus
Per informazioni:
Andrea Morniroli 3381600757
Per altro, tale norma non produrrà benefici dal punto di vista della salute, ma alimenterà pericoli e potenziali aggravamenti di alcune patologie “sociali”. Infatti, obbligare le persone migranti non regolari a stare nascoste, a non curarsi per paura di essere denunciate, ad evitare rapporti con il sistema sanitario nazionale non farà altro che mettere più a rischio la loro salute e con essa quella della intera comunità. Come cooperativa sociale da anni impegnata nelle politiche di inclusione e di convivenza rivolte alle persone straniere non possiamo accettare tali politiche. Chiediamo al Presidente della Repubblica, se il decreto dovesse passare alla Camera, di non firmare il provvedimento.
Chiediamo all’Ordine dei Medici, alle forze politiche all’opposizione, alle organizzazioni sindacali, all’associazionismo e al volontariato, alle organizzazioni di auto-rappresentanza degli stranieri di mobilitarsi unitariamente e urgentemente, anche attraverso forme di disobbedienza civile.
“Chiediamo a tutti i medici di dichiarare pubblicamente la loro obiezione” – dichiara Elena de Filippo, presidente della cooperativa sociale Dedalus – in modo che chi lavora con le persone straniere, soprattutto con quelle più deboli e fragili, possa ancora continuare quel lavoro di orientamento e accompagnamento ai servizi sanitari che, in questi anni, ha garantito a migliaia di persone di veder tutelata la loro salute, ha permesso una prevenzione sanitaria diffusa, ha tolto guadagni al mercato illegale e sommerso della salute”.
Cooperativa sociale Dedalus
Per informazioni:
Andrea Morniroli 3381600757
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