In base anche ad una serie di accadimenti, dinamiche, incomprensioni, rigidità vere o presunte, ... insomma all'aria che ho respirato e che non mi è molto piaciuta negli ultimi giorni, ho pensato di dedicare a tutti noi questo pensiero che, come il cacio sui maccheroni, mi è capitato per caso tra le email degli ultimi giorni
gda
... Ma non è così che funzionano le cose. Se volete che le cose cambino veramente, dovete prepararvi ad affrontare, giorno dopo giorno, il semplice e monotono lavoro di avvicinare un paio di persone interessate ad un problema, mettere in piedi un'organizzazione un po' più grande, preparare la mossa successiva, sperimentare la frustrazione e, alla fine, arrivare da qualche parte. E' così che il mondo cambia. E' in questo modo che ci si libera dalla schiavitù, che si conquistano i diritti delle donne, che si ottiene il diritto di voto o la tutela dei lavoratori. Ogni conquista a cui possiamo pensare è nata da un lavoro di questo tipo, non dal fatto che le persone hanno partecipato a una dimostrazione per poi lasciar perdere vedendo che non succedeva nulla, o dal fatto che la gente va a votare una volta ogni quattro anni e poi torna a casa. (Tratto da Noam Chomsky, "America: il nuovo tiranno", Rizzoli)
mercoledì 21 gennaio 2009
Costruire ponti.....
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