deve essere stato il mio inconscio a farmi bucare la "lettera collettiva" sul blog, pubblicata con un ritardo di parecchi giorni; ci ho riflettuto e mi sono resa conto che effetivamente qualcosa non mi convince; deve essere stata la lettura di Simon Weil, dell’Ombra e la grazia, (se volete ho trascirtto "Algebra", alquanto calzante, e lo trovate collegato qui href="http://cantieresocialenapolidoc.blogspot.com/2008/04/algebra-di-simone-weil-denaro.html“), a farmi soffrire tanto da dubitare; ma “…Almeno, avremo vissuto…”.
Però, per favore, la festa della repubblica no, è troppo presto per quel che si dice di voler fare, ed è troppo tardi per la risposta nel “classico” stile della politica che critichiamo: ed è troppo celebrativa, e non vedo monarchie in agguato. Preferirei una “lumaca” che propone un’altra cosa, di tutt’altro genere, per esempio di adottare il venerdì come “il giorno” ricorrente della comunità, per iniziare ad addensare le esperienze, le relazioni, per rivendicare un giorno per noi, per “suonare” il racconto della nostra lira e tentare di uscire dalla “prigione” della nostra assenza di relazioni. Simone Weil pone argomenti sui quali vorrei condividere una riflessione: "Non esiste pensiero collettivo". Intorno a questa affermazione potremmo restare a girare per anni, secoli, ed essere salvi: "quando l'uomo si vede come uno scoiattolo che gira nella sua gabbia rotonda, allora, se non mentisce a se stesso, è vicino alla salvezza."*
Sono in me, non sono uscita fuori di testa, potrei dimostrarlo ma preferisco provocare una sospensione e fare un invito: per continuare questa lettura, o altre, e conversare, per una “lettura collettiva” anche della proposta che Carta ha lanciato e che io sento di volere raccogliere e rilanciare, invito da venerdì 9, e dalle 18 in poi (…dei venerdì e dell'ora) a casa mia, via Cimarosa 20, in Napoli, chi del cantiere è interessato, e magari è anche “vomerese” come me. Ai confort penso io per questa volta.... poi si vedrà. sv ps è gradito un cenno di adesione al mio indirizzo mail susi.veneziano@tin.it
da Susi Leggi questo Poi leggi questo Con tutto il rispetto per tutti, non capisco dove sta la non violenza. Forse è la solita puzza al naso, o la solita tristezza dei vinti. dal Gridas Il Gridas non si tocca! l'appello e il modulo per aderire
da Susi Solidarietometro Sono solidale con chi lavora Un poco di più con chi ne ha bisogno Un poco di più con chi lavora precariamente Un poco di più con chi lavora precariamente e al nero Un poco di più con chi perde un lavoro Un poco di più con chi non ce l’ha proprio avuto Un poco di più con chi non ce l’ha proprio avuto e ancora lo cerca Un poco di più con chi ancora lo cerca e non ha amicizie influenti Un poco di più con chi assegna posti di lavoro senza cedere a tentazioni Un poco di più con chi non cede a tentazioni nemmeno davanti a quelli che non hanno amicizie influenti.
"Immagina che il lavoro. Un manifesto del lavoro delle donne e degli uomini scritto da donne e rivolto a tutte e tutti perché il discorso della parità fa acqua da tutte le parti e il femminismo non ci basta più...". IMAGINE WORK (English Version)
è la scritta che troviamo sotto ogni post di questo blog. Lo zero è il contatore dei commenti che ci sono per ogni post. Inserire un commento è semplicissimo: basta un click proprio lì sulla parola commenti.
Traduzioni
non è il massimo ma il senso di quello che scriviamo può essere accessibile in altre lingue
il Cantiere condivisioni ha avviato un'iniziativa sui gas, gruppi di acquisto solidale, per promuoverli e dare vita a nuove azioni di sostegno. Collaborano a questa iniziativa Giovanna D'Alonzo, che ne è la curatrice, Gennaro Ferillo (che è anche promotore del gas "terra di fuoco"), Erminia Romano. Chi è interessato a fare (o a stare in) un gruppo di acquisto solidale può scrivere a cantierenapoli@gmail.com e sarà messo in contatto con Giovanna. Idem per chi è interessato a partecipare alla iniziativa del cantiere sui gas.
Ed anche una lettura collettiva ?
RispondiEliminadeve essere stato il mio inconscio a farmi bucare la "lettera collettiva" sul blog, pubblicata con un ritardo di parecchi giorni; ci ho riflettuto e mi sono resa conto che effetivamente qualcosa non mi convince;
deve essere stata la lettura di Simon Weil, dell’Ombra e la grazia, (se volete ho trascirtto "Algebra", alquanto calzante, e lo trovate collegato qui href="http://cantieresocialenapolidoc.blogspot.com/2008/04/algebra-di-simone-weil-denaro.html“), a farmi soffrire tanto da dubitare; ma “…Almeno, avremo vissuto…”.
Però, per favore, la festa della repubblica no, è troppo presto per quel che si dice di voler fare, ed è troppo tardi per la risposta nel “classico” stile della politica che critichiamo: ed è troppo celebrativa, e non vedo monarchie in agguato. Preferirei una “lumaca” che propone un’altra cosa, di tutt’altro genere, per esempio di adottare il venerdì come “il giorno” ricorrente della comunità, per iniziare ad addensare le esperienze, le relazioni, per rivendicare un giorno per noi, per “suonare” il racconto della nostra lira e tentare di uscire dalla “prigione” della nostra assenza di relazioni.
Simone Weil pone argomenti sui quali vorrei condividere una riflessione: "Non esiste pensiero collettivo". Intorno a questa affermazione potremmo restare a girare per anni, secoli, ed essere salvi: "quando l'uomo si vede come uno scoiattolo che gira nella sua gabbia rotonda, allora, se non mentisce a se stesso, è vicino alla salvezza."*
Sono in me, non sono uscita fuori di testa, potrei dimostrarlo ma preferisco provocare una sospensione e fare un invito: per continuare questa lettura, o altre, e conversare, per una “lettura collettiva” anche della proposta che Carta ha lanciato e che io sento di volere raccogliere e rilanciare, invito da venerdì 9, e dalle 18 in poi (…dei venerdì e dell'ora) a casa mia, via Cimarosa 20, in Napoli, chi del cantiere è interessato, e magari è anche “vomerese” come me. Ai confort penso io per questa volta.... poi si vedrà.
sv
ps è gradito un cenno di adesione al mio indirizzo mail susi.veneziano@tin.it