Sabato 8, Assemblea di confronto tra i comitati e le realtà territoriali mobilitati sulla questione dei rifiuti. a Giugliano, ore 17 al presidio Taverna del Re (clicca sulle mappe per ingrandire)
stavo fuori, sono appena tornato, ma anche se tornavo prima non venivo a giugliano. penso che abbiamo un problema fondamentale su cui fare chiarezza: la diffusione, per quanto motivata, del nimbysmo. non entro, ovviamente, nel merito dei no e anzi con ognuno di essi solidarizzo. ma occorre chiarezza su un problema: AL DI LA' DELLA POSIZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, DEI RIFIUTI ZERO E TUTTA LA M. SANTISSIMA, a fianco a questa posizzione, cosa si dice sulla presenza di una quantità sterminata di immondizia? Al di là della galera e del "rifiuto" politico di questo ceto politico - col quale molti di noi, mi voglio mettere pure io anche se li schifo dagli esordi del rinascimento, HANNO FINO A POCO FA COLLABORATO - bisogna trovare una soluzione per togliere l'immondizia, per rompere un cerchio che tramortirà anche gli slogan sul rifiuto zero? sul piano più generale, sul piano politico più generale: 1. che si dice della insopprimibile necessità di una "democrazia delle decisioni"? 2. come si costruisce una democrazia deliberativa, aiutando i nimby a risalire in generalità, a sganciarsi dal no e a costruire soluzioni più generali? sono franco: qui si passa dal giustificazionismo bassoliniano ( se non era bello, era almeno il meno peggio di berluscono o di chi per lui) alle semplificazioni sloganistiche - come è facile dire "rifiuti zero" senza dire come si fa non con le tecnologie perfette, ma facendo crescere apprendimento pubblico sulla faccenda - dei problemi della democrazia. saluti differenziati
francamente, parlare di nymbismo a Giugliano mi sembra un pochino "pesante" e mi sembra anche che, seppure in misura limitata e inadeguata, una crescita di apprendimento pubblico si stia iniziando a produrre. A parte questi dubbi, guarda caso oggi mi sono ritrovata anche io a meditare e ad inziare a scrivere qualcosa sulla democrazia partecipativa. Appena finisco..... vi partecipo. susi veneziano
da Susi Leggi questo Poi leggi questo Con tutto il rispetto per tutti, non capisco dove sta la non violenza. Forse è la solita puzza al naso, o la solita tristezza dei vinti. dal Gridas Il Gridas non si tocca! l'appello e il modulo per aderire
da Susi Solidarietometro Sono solidale con chi lavora Un poco di più con chi ne ha bisogno Un poco di più con chi lavora precariamente Un poco di più con chi lavora precariamente e al nero Un poco di più con chi perde un lavoro Un poco di più con chi non ce l’ha proprio avuto Un poco di più con chi non ce l’ha proprio avuto e ancora lo cerca Un poco di più con chi ancora lo cerca e non ha amicizie influenti Un poco di più con chi assegna posti di lavoro senza cedere a tentazioni Un poco di più con chi non cede a tentazioni nemmeno davanti a quelli che non hanno amicizie influenti.
"Immagina che il lavoro. Un manifesto del lavoro delle donne e degli uomini scritto da donne e rivolto a tutte e tutti perché il discorso della parità fa acqua da tutte le parti e il femminismo non ci basta più...". IMAGINE WORK (English Version)
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Traduzioni
non è il massimo ma il senso di quello che scriviamo può essere accessibile in altre lingue
il Cantiere condivisioni ha avviato un'iniziativa sui gas, gruppi di acquisto solidale, per promuoverli e dare vita a nuove azioni di sostegno. Collaborano a questa iniziativa Giovanna D'Alonzo, che ne è la curatrice, Gennaro Ferillo (che è anche promotore del gas "terra di fuoco"), Erminia Romano. Chi è interessato a fare (o a stare in) un gruppo di acquisto solidale può scrivere a cantierenapoli@gmail.com e sarà messo in contatto con Giovanna. Idem per chi è interessato a partecipare alla iniziativa del cantiere sui gas.
stavo fuori, sono appena tornato, ma anche se tornavo prima non venivo a giugliano.
RispondiEliminapenso che abbiamo un problema fondamentale su cui fare chiarezza: la diffusione, per quanto motivata, del nimbysmo.
non entro, ovviamente, nel merito dei no e anzi con ognuno di essi solidarizzo. ma occorre chiarezza su un problema: AL DI LA' DELLA POSIZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, DEI RIFIUTI ZERO E TUTTA LA M. SANTISSIMA, a fianco a questa posizzione, cosa si dice sulla presenza di una quantità sterminata di immondizia?
Al di là della galera e del "rifiuto" politico di questo ceto politico - col quale molti di noi, mi voglio mettere pure io anche se li schifo dagli esordi del rinascimento, HANNO FINO A POCO FA COLLABORATO - bisogna trovare una soluzione per togliere l'immondizia, per rompere un cerchio che tramortirà anche gli slogan sul rifiuto zero?
sul piano più generale, sul piano politico più generale:
1. che si dice della insopprimibile necessità di una "democrazia delle decisioni"?
2. come si costruisce una democrazia deliberativa, aiutando i nimby a risalire in generalità, a sganciarsi dal no e a costruire soluzioni più generali?
sono franco: qui si passa dal giustificazionismo bassoliniano ( se non era bello, era almeno il meno peggio di berluscono o di chi per lui) alle semplificazioni sloganistiche - come è facile dire "rifiuti zero" senza dire come si fa non con le tecnologie perfette, ma facendo crescere apprendimento pubblico sulla faccenda - dei problemi della democrazia.
saluti differenziati
francamente, parlare di nymbismo a Giugliano mi sembra un pochino "pesante" e mi sembra anche che, seppure in misura limitata e inadeguata, una crescita di apprendimento pubblico si stia iniziando a produrre. A parte questi dubbi, guarda caso oggi mi sono ritrovata anche io a meditare e ad inziare a scrivere qualcosa sulla democrazia partecipativa. Appena finisco.....
RispondiEliminavi partecipo.
susi veneziano