domenica 9 marzo 2008

Alla taverna del re


Questa sera ho conosciuto il presidio di Taverna del Re. Siamo arrivati all'imbrunire, in tempo per vedere con il sole di traverso la linea nera delle "ecoballe" piatta come la campagna intorno, umida e strafottente. Ho conosciuto la gente del "no" quella che qualcuno per pigrizia mentale e molti per malafede additano all'ignoranza come l'ignorante e irresponsabile artefice dei mali della munnezza allo scoperto nella nostra terra. Faceva un freddo da cani e si era in pochi e l'unica contenta ero io, che non avevo passato con il presidio tutta una storia di passioni e delusioni e paure e botte, e non avevo i sentimenti e i motivi di frustrazione nel vedermi passare sotto il naso i camion che entravano e uscivano e la polizia a prodigarsi nel far loro strada, a tutela della nostra incolumità.

Quando è iniziata l'assemblea ero ancora più contenta, dell'ottimo discorso di Mimmo, con cui mi sono sentita assolutamente d'accordo. Sia Mimmo che gli altri intervenuti dopo di lui hanno fatto il punto della situazione: il commissariato, i possibili scenari del dopocommissariato, le presentazioni dei piani di raccolta differenziata, le questioni delle bonifiche e dei nuovi siti di compostaggio, le problematiche nuove sul termodistruttore e su Acerra ecc. E' apparso chiaro a tutti che davanti abbiamo un lungo futuro di cose possibili da conquistare e da costruire e che mantenere vivo il presidio, ricercare e rafforzare il collegamento con gli altri comitati e presidi, tenere viva la pressione sulle istituzioni locali sarebe stato determinante per assicurare la partecipazione alle decisioni e al controllo da parte della cittadinanza.

Tornata a casa mi sono messa a fare un po di cose, un po' di tv e di relax. Sul tardi ho dato un occhio alla mail e al sito e ho trovato Mimmo con la sua verità sul Presidio, una verità angosciante, di frustrazione, di fragilità, di stanchezza. Mi sono chiesta perchè così, perchè ora, e perchè a me, che me ne sono andata dicendogli che consividevo in pieno i loro intenti e che avrei fatto di tutto per diffondere, con il cantiere e con il sito, quello che il presidio fa e vuole fare. Perchè a me una testimonianza di paura e di solitudine così forte ? Cosa devo fare? rispondere ? metterla sul sito ?

Su quello che il presidio ha deciso sarà diffuso al più presto un comunicato.

A Mimmo ho pensato di rispondere, di mettere le sue parole sul sito e di accompagnarle con quello che vi ho descritto, come cose di noi tutti: "Ho paura"

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