giovedì 7 febbraio 2008

Arcipelago Napoli: un cantiere per parlarsi

Arcipelago Napoli: un cantiere per parlarsi*
Giovanni Laino e Andrea Morniroli

Le condizioni di chi vive a Napoli e nella sua conurbazione sono certamente particolari ma, allo stesso tempo, esemplari di quelle in cui vivono gli abitanti delle grandi città in questi anni. Come dicono noti analisti «siamo in una condizione di frammentazione e molecolarizzazione sociale».
La condizione in cui viviamo può essere rappresentata come una insieme, senza confini, di costellazioni di minoranze, spesso incapaci di parlarsi ma, anzi, diffidenti e astiose l’una con l’altra.
La società tende a polarizzarsi, dando certo più spazio all’individuo che però, sempre più solo e insicuro, se la cava nella misura in cui è garantito, in termini di patrimonio di beni, di relazioni, di istruzione, di opportunità e competenze nell’abitare le reti. In assenza di tali garanzie, la persona immediatamente e cinicamente viene spinta in processi duri di esclusione e marginalità, dove ogni appiglio e opportunità sono negate, con una conseguente produzione e diffusione di povertà vecchie e nuove. Questo senza negare che molti altri stanno meglio dei loro padri, producendo meno di quello che consumano.

continua...

* La Repubblica Napoli di oggi (7/feb) pubblica un articolo di cui questo testo costituisce una versione più ampia

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