mercoledì 21 luglio 2010

In Carta

E' triste ed imbarazzante leggere sulle news di Carta che arrivano su questo nostro blog un titolo di ieri che recita " Io li dimetto". Non entro nel merito dei contenuti di questo pezzo come degli altri che stanno uscendo da quando alla direzione di  Carta non c'è più Pier Luigi Sullo e alla redazione, oltre che alla guida della cooperativa, non c'è più Anna Rizzo. Penso solo che quello che viene raccontato nel pezzo "Cari lettori" è sconcertante, parziale e ingiusto verso me, una delle tante care lettrici, associata a Cantieri Sociali, co-fondatrice di Arcipelago Napoli, affezionata quanto discontinua redattrice di questo blog nel quale c'è scritto "promosso da Carta". Penso che Carta senza Gigi è come Repubblica senza Scalfari, che si potevano trovare altri modi di rapportarsi al conflitto, che è inconcepibile un passaggio di direzione muto del saluto e del racconto di chi "lascia", che è offensivo e velleitario chiedere a me, una delle tante, di continuare a sostenere Carta.
Informata  da Andrea (per quello che anche lui ne sa)   aspetto di conoscere meglio i fatti,  di essere messa dalla nuova direzione nella condizione minima di comprendere quello che è successo e di confrontarmi con le altre e gli altri di Arcipelago Napoli su quello che potrà essere in futuro il rapporto tra carta e i cantieri e tra carta e Arcipelago. Aspetto, prima di assecondare la tentazione sempre più forte di chiudere.

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