Questo articolo proviene dal sito dell'ADUC (http://www.aduc.it) ed è stato inviato da Paola Clarizia che segnala: "come al solito da Annapaola un pezzo interessante e sul quale riflettere anche in vista del cantiere sul buon lavoro"
LA BANCA DEL TEMPO: PER AVERE (E DARE) UN CREDITO PRESSOCHE' INESAURIBILE
di Annapaola Baldi
Nelle mie noterelle del 15 dicembre 2008, fra i diversi libri presentati, inserii anche Vivere senza soldi della tedesca Heidemarie Schwermer (nella foto), soprattutto perche' ai primi di quel mese aveva ricevuto il "Premio Tiziano Terzani" che, almeno a Firenze, e' un riconoscimento piuttosto importante. Libro e autrice li conoscevo, infatti, piuttosto bene; il primo perche' lo avevo tradotto con passione e piacere nel corso del 2007 e la seconda perche', alla fine dello stesso anno, l'avevo accompagnata in giro per Firenze e dintorni a presentare la sua opera.
Non immaginavo pero' che di li' a pochissimo tempo questo libro potesse rappresentare sempre di più una vera e propria, concreta "dritta" per tante persone che si trovano a vivere il dramma della perdita del lavoro. Del resto, l'idea iniziale di Schwermer, cioe' la creazione del Circolo "Dai e prendi", dove si pratica lo scambio di oggetti e prestazioni, era stata mutuata proprio da un'esperienza che, agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, si stava svolgendo in una cittadina del Canada, dove la chiusura di una fabbrica, che dava lavoro a quasi tutta la popolazione, rischiava di mettere alla disperazione l'intera comunita'.
Da noi, questo tipo di esperienza e' nota, appunto, come "Banca del tempo", e in alcune parti d'Italia, come, per esempio, la Toscana, e' gestita anche con l'appoggio delle Amministrazioni comunali. Continua...
giovedì 16 aprile 2009
Dai e prendi
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