di Nino Lisi
Per dichiararsi suoi amici non è bastato che Roberto Saviano scrivesse Gomorra, che se ne traesse un film di successo, che egli fosse costretto da qualche anno a girare con la scorta. Ci è voluto che fosse costretto a fuggire dall’Italia per sfuggire al rischio di saltare in aria come Falcone e Borsellino. Cosa aspettiamo ora per dichiararci amici, che so, di Sergio Nazzaro, che ha scritto Per fortuna io c’ho la camorra, di Maurizio Bracci e di Giovanni Zoppo, autori di Napoli comincia a Scampia, di Rosario Esposito La Rosa che, frequentando ancora il liceo di Scampia, l’anno scorso ha pubblicato Al di là della neve, dove neve sta per cocaina; o anche di Mirella Pignataro che sempre a Scampia anima il GRIDAS, acronimo di Gruppo di Risveglio dal Sonno, o del circolo di Lega Ambiente di Scampia, La Gru, o della Scuola di Pace che proprio oggi, 18 ottobre dell’anno di grazia 2008, inizia a via Foria un ennesimo “anno scolastico”, quello 2008-2009? Aspettiamo che siano costretti ad andarsene anche loro? Continua...
lunedì 20 ottobre 2008
Per dichiararci amici...
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camorra,
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