Prostituzione e tratta
diritti – cittadinanza – sicurezza
Un contributo alla riflessione e alcune proposte
Premessa
Il Comune di Napoli, prima in qualità di soggetto proponente, oggi come co-attore e co-finanziatore di un progetto a scala regionale, da anni attiva e promuove con altri enti, sia del pubblico che del privato sociale, interventi e servizi tesi a governare a livello locale il fenomeno della prostituzione e a tutelare le vittime di tratta a fini di sfruttamento sessuale.
Interventi che cercano di coniugare le azioni di contrasto alla tratta (accompagnando le persone sfruttate, spesso in collaborazione con le forze dell’ordine, nel difficile percorso che va dalla fuga e dalla denuncia fino al completo reinserimento socio-lavorativo), con quelle di riduzione dei rischi, di educazione e informazione sanitaria, di costruzione di alternative concrete alla strada per le donne e uomini prostitute/i non coinvolte nel fenomeno di sfruttamento.
Inoltre, negli ultimi due anni, attraverso i progetti si è avviato, nelle Municipalità più caratterizzate dalla presenza di prostituzione, un’attività di mediazione sociale e dei conflitti, tesa a far confrontare in un luogo paritario e mediato i diritti delle persone coinvolte nella prostituzione con quelli dei cittadini e delle cittadine che abitano i territori dove tale attività si svolge e si concentra.
Insomma un lavoro integrato e multidimensionale che, partendo dalla consapevolezza della complessità e articolazione del fenomeno prostituzione cerca di coniugare più ambiti di intervento, evitando approcci superficiali o tentazioni ideologico-strumentali, provando a stabilizzare modelli e modalità operative capaci di calibrarsi di volta in volta alle continue evoluzioni che caratterizzano la prostituzione e le problematiche ad essa connesseUn lavoro che in otto anni ha:
- portato più di 100 donne a fuggire dalla loro condizione di sfruttamento;
- aiutato 63 vittime a trovare il coraggio di denunciare i loro sfruttatori, facendo scattare tra le più importanti azioni di contrasto e repressione del traffico di esseri umani a livello nazionale;
- costruito alternative lavorative e di inclusione alla strada per 50 donne e persone transessuali che prima si prostituivano;
- realizzato quasi mille accompagnamenti ai servizi socio-sanitari, rendendo così concreto e continuo il rapporto tra persone prostitute/ite e servizi, per altro togliendo risorse al mercato parallelo e illegale della salute
- abbassato i conflitti a livello territoriale, spesso convincendo le donne e gli uomini coinvolti nella prostituzione ad evitare quei comportamenti che generano “rabbia” e allarme sociale (non sporcare la strada, evitare schiamazzi, comportamenti osceni in luoghi frequentati o in ore diurne, ecc.)
Proprio a partire da tale tradizione di intervento, che per altro viene ormai riconosciuta al Comune di Napoli anche a livello nazionale, i sottoscrittori del presente documento chiedono all’Amministrazione di non inserire il tema prostituzione nel pacchetto sicurezza che verrà discusso martedì in Consiglio Comunale, ma di avviare un “Tavolo di concertazione” che veda coinvolti tutti gli attori che direttamente e indirettamente hanno a che fare con il fenomeno prostituzione (soggetti istituzionali, rappresentanti delle forze dell’orine, associazioni e cooperazione sociale, associazioni di auto-organizzazione delle persone prostitute, comitati di cittadini). Continua...
Napoli, 21 settembre 2008
Cooperativa sociale Dedalus Associazione Transessuali Napoli Consorzio GESCO Movimento Identità Transessuale – Napoli Cooperativa sociale EVA Associazione Priscilla Associazione Giuristi Democratici Cantieri sociali Arci
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