DESTRA E SINISTRA
Violenze a Roma e Napoli
Strane idee sulla sicurezza
di Paolo Franchi
Una gaffe, anche se in parte riparata nella giornata di ieri, dettata da inesperienza, quella del sindaco di Roma sul fattaccio di Ponte Galeria? Può anche darsi. Capita però che anche una gaffe possa essere rivelatrice, oltre che della cultura e della concezione del mondo di chi vi incappa, dello spirito del tempo. E questo sembra proprio il nostro caso. Gianni Alemanno, ha detto, a modo suo, quello che, di primo acchito, è capitato di dire a molti. Alzi la mano chi non si è chiesto come possa essere passato per la testa al signor Paul e alla signora Wilma, una coppia non di ragazzetti alternativi ma di cattolicissimi cicloturisti olandesi di mezza età, di tirare su proprio lì, in un luogo, parola di Alemanno, «dimenticato da Dio e dagli uomini», la loro tenda, previa autorizzazione di soggetti già a prima vista non propriamente rassicuranti. Il fatto è però che Alemanno è il sindaco di Roma.
A ciascuno può capitare di lasciarsi andare a un giudizio frettoloso e avventato, salvo poi (speriamo) pentirsene, perché, a proposito di stupri il ritornello schifoso «in fondo se la sono andata a cercare anche loro» è risuonato troppe volte, persino a proposito della mattanza del Circeo, e la sola idea di rimproverare qualcosa a chi la violenza la subisce è (dovrebbe essere) inammissibile. A lui, comunque la pensi, no. Per il sindaco di Roma, posti «dimenticati da Dio e dagli uomini», dove a una coppia di turisti forse troppo ottimisti sulla natura degli uomini possa succedere, come è successo, qualcosa di terribile, a Roma non ce ne devono essere. Se ce ne sono, come ce ne sono, e se vi succede quello che è successo a Ponte Galeria, al sindaco tocca non fare le pulci ai comportamenti delle vittime, ma portare loro, e subito, solidarietà piena, senza se e senza ma, e chiedere perdono, punto e basta. Quali che possano essere stati i limiti e gli errori dei suoi predecessori. Quali che siano le nuove misure che ha in animo di adottare. Quali che siano le sue idee per cercare di riportare in quei posti magari non proprio Dio, che sembra un programma troppo vasto, ma più semplicemente uomini e donne meno inclini alla ferocia. Continua...
Violenze a Roma e Napoli
Strane idee sulla sicurezza
di Paolo Franchi
Una gaffe, anche se in parte riparata nella giornata di ieri, dettata da inesperienza, quella del sindaco di Roma sul fattaccio di Ponte Galeria? Può anche darsi. Capita però che anche una gaffe possa essere rivelatrice, oltre che della cultura e della concezione del mondo di chi vi incappa, dello spirito del tempo. E questo sembra proprio il nostro caso. Gianni Alemanno, ha detto, a modo suo, quello che, di primo acchito, è capitato di dire a molti. Alzi la mano chi non si è chiesto come possa essere passato per la testa al signor Paul e alla signora Wilma, una coppia non di ragazzetti alternativi ma di cattolicissimi cicloturisti olandesi di mezza età, di tirare su proprio lì, in un luogo, parola di Alemanno, «dimenticato da Dio e dagli uomini», la loro tenda, previa autorizzazione di soggetti già a prima vista non propriamente rassicuranti. Il fatto è però che Alemanno è il sindaco di Roma.
A ciascuno può capitare di lasciarsi andare a un giudizio frettoloso e avventato, salvo poi (speriamo) pentirsene, perché, a proposito di stupri il ritornello schifoso «in fondo se la sono andata a cercare anche loro» è risuonato troppe volte, persino a proposito della mattanza del Circeo, e la sola idea di rimproverare qualcosa a chi la violenza la subisce è (dovrebbe essere) inammissibile. A lui, comunque la pensi, no. Per il sindaco di Roma, posti «dimenticati da Dio e dagli uomini», dove a una coppia di turisti forse troppo ottimisti sulla natura degli uomini possa succedere, come è successo, qualcosa di terribile, a Roma non ce ne devono essere. Se ce ne sono, come ce ne sono, e se vi succede quello che è successo a Ponte Galeria, al sindaco tocca non fare le pulci ai comportamenti delle vittime, ma portare loro, e subito, solidarietà piena, senza se e senza ma, e chiedere perdono, punto e basta. Quali che possano essere stati i limiti e gli errori dei suoi predecessori. Quali che siano le nuove misure che ha in animo di adottare. Quali che siano le sue idee per cercare di riportare in quei posti magari non proprio Dio, che sembra un programma troppo vasto, ma più semplicemente uomini e donne meno inclini alla ferocia. Continua...
segnalato da decidiamoinsieme nel post Ancora sulla sicurezza (di chi?) da leggere
Nessun commento:
Posta un commento
Inserisci qui il tuo commento