martedì 1 luglio 2008

ordinanza d'emergenza "democratica"

"Ordinanza" ed "emergenza" sono parole che qui in Campania suscitano gesti scaramantici, automatici e ragionevoli, per quanto possa essere ragionevole la scaramanzia. Per una volta, tuttavia, nella proposta di Antonio Risi e Marco Rossi Doria, queste due parole parlano di democrazia, ci appartengono. Dunque intrecciamo le dita perchè questa proposta si faccia. Questo blog di cantiere .... aderisce.

sv


Repubblica - Napoli, 6 giugno
Togliere i rifiuti e osservare la legge
di Antonio Risi e Marco Rossi-Doria

Le misure di governo possono aprire la strada a un piano regionale con un sistema elastico di impianti e discariche che in trenta mesi può portare la Campania fuori dalla crisi. Al contempo, come tutte le attività umane, anche le misure del governo sui rifiuti possono contenere cose che non si condividono o errori. E non è peccato dirlo: siamo in democrazia. Dibattere non equivale a essere poco propositivi o poco disponibili a dare soluzione alle cose. Alcune parti del piano presentato, per esempio, appaiono davvero problematiche in tema di diritto costituzionale. Molti lo hanno notato. E pensiamo che sia un errore parlare di “discarica per rifiuti tal quali”, categoria negata dalla normativa nazionale ed europea. Per essere coerente con le direttive europee e gli obiettivi di Kyoto, infatti, i rifiuti possono essere conferiti in discarica solo dopo essere stati vagliati, pretrattati e campionati e comunque la discarica deve prevedere un sistema di recupero del biogas o un impianto di stabilizzazione della frazione organica all´ingresso, soluzione - secondo tanti - preferibile.
Tuttavia, nel governo e anche presso le autorità locali, spesso si afferma, più o meno, che prima si risolve l´emergenza e poi si può pensare a Kyoto ma soprattutto che Napoli, con i suoi bassissimi livelli di raccolta differenziata, non può permettersi di avanzare sottili ragioni ecologiche per contrastare la discarica di Chiaiano e che “i rifiuti tal quali” meglio metterli in una discarica che tenerli per strada.
Ma è possibile essere propositivi e, al contempo, dare dei segnali che vanno finalmente nella direzione della legge e delle indicazioni europee in materia?
Noi pensiamo di sì. E pensiamo anche che i cittadini se lo attendono, che lo reclamano quasi. E che si può subito aprire un forte fronte di impegno civile. Proprio contro l´idea di “rifiuti tal quali”. Infatti i diffusi sentimenti di esasperazione, ipersensibilizzazione e frustrazione che si vivono nella nostra città sono tali che se venisse emanata un´ordinanza che proibisse dal primo luglio, su tutto il territorio comunale, il conferimento di rifiuti indifferenziati e imponesse che tutti i rifiuti fossero conferiti separatamente e solo nei sacchi e nei contenitori forniti dal Comune stesso, il risultato potrebbe essere piacevolmente sorprendente. Continua...


l'immagine è tratta dal sito www.cornetti.it

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