venerdì 11 luglio 2008

Le impronte di oggi, la società di domani

da Micromega

Le impronte di oggi, la società di domani

di Ulderico Daniele

Non uno schedario metallico, né un armadio polveroso, ma un moderno database conterrà le informazioni sull’identità, i fotorilievi e le impronte digitali, raccolti durante le operazioni di censimento dei rom che risiedono a Roma, Milano e Napoli. Ma, nonostante la modernità informatica, queste informazioni rimarranno comunque a disposizione delle Prefetture, del Ministero dell’Interno e degli organi di polizia, a prescindere dal fatto che le persone censite, cittadini italiani, comunitari o extracomunitari, abbiano commesso un qualche reato o si trovino in una situazione di irregolarità amministrativa.

Si realizza così un tragico deja vù della storia europea: si costruisce una anagrafe parallela, indipendente dalla cittadinanza e dalle legislazioni su migranti comunitari ed extracomunitari, e basata soltanto su un confuso, ma costante, richiamo alla identità etnica, razziale e culturale degli “zingari”. All’interno di questo nuovo confine che attraversa e scompone la società, finiscono ovviamente anche i bambini, che, nel più classico dei rovesciamenti di ruolo, vengono definiti dal Ministro dell’Interno vittime dello sfruttamento dei genitori e diventano l’obiettivo primario di censimenti e rilevazioni antropometriche. Alle spalle di tutto questo le “disposizioni d’emergenza” emanate nel maggio scorso dal presidente del consiglio che danno corso nella legislazione e negli interventi di polizia a quella ossessione per la sicurezza che domina ormai da anni il dibattito pubblico in Italia.

Per capire bene fin dove questa ossessione stia conducendo istituzioni e società italiana, conviene accostare questa ultima iniziativa alla recente sentenza del Tribunale di Cassazione di Verona con la quale vengono di fatto depenalizzati le espressioni e le iniziative politiche basate sull’attribuzione ad un gruppo “etnico” di caratteristiche negative e stigmatizzanti, come le dichiarazioni del sindaco di Verona Tosi sul presunto legame inscindibile fra rom e criminalità. Continua...

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