mercoledì 28 maggio 2008

Napoli sociale, ancora

Creare ponti per una città diversa.....

mentre pubblichiamo a lato un dibattito su Napul'è, registriamo che a "Napoli sociale", la denuncia di Giovanni sulle assunzioni nella società di servizi del Comune, si è aggiunta una risposta del Consigliere Carotenuto e una replica di Giovanni.

La denuncia evidenzia la inopportunità di mettere in coda al Piano Sociale del comune di Napoli un provvedimento votato dal consiglio comunale che per modi, forma e contenuti appare come l'esatto contrario di quello che il piano - come sottolinea Carotenuto nella sua risposta - vuole esprimere, pianificare e realizzare: chiarezza di indirizzi (l'emendamento impegna l’Amministrazione a realizzare la “possibilità”....), equità e parità delle opportunità (...che 215 dei 306 operatori...), (più gli altri 4000 e più che aspettano di essere retribuiti ndr), trasparenza e sostegno materiale ed educativo alla legalità (... siano assorbiti e assunti da Napoli Sociale): non stiamo parlando di efficienza in termini di risparmio e di spesa, di buonismo in termini di welfare to work, ma di ambiguità, di selezione, garanzie contingentate, "negoziate" e "concesse", di diritti, di lavoro, di assistenza: nodi gravi, drammatici ma veri, dai quali chi governa la città non può sfuggire e se ha fatto e fa sforzi per una corretta politica sociale farebbe bene a condividere i tentativi di difenderla piuttosto che difendere una coda che rischia di mortificarla.

Con l'iniziativa di Giovanni solidarizzo in pieno e mi sentirei di aggiungere solo la speranza che di questi argomenti si possa parlare senza arroccamenti e apertamente anche con chi sta lottando per uscire dalla precarietà, anche con gli assessori e i consiglieri "bene intenzionati", anche con quella cosa che si chiama sindacato, e anche alla città.

Napoli sociale
Rifondazione
Replica

susi veneziano

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