domenica 13 aprile 2008

Partecipazione


Ecco una scelta che mi sento di compiere a nome e per conto del cantiere sociale napoli tutto, quella di introdurre oggi, unodidue giorni delle elezioni politiche, la scheda sulla partecipazione che nella riunione di due settimane fa mi sono impegnata a preparare.


Si tratta di una scheda informativa con in mezzo quello che ne so e ne penso da un punto di vista personale che come potrete constatare si può definire quantomeno "sbandato": radicale rigido in alcuni valori, super possibilista sui mezzi e su tutto il resto del quotidiano campare, al cui centro metto la questione della relazione, e prima ancora e per, il mio benessere che può anche consistere nel pestarmi con un piede l’altro per amore dell’altro; e il mio essere donna e dunque l’altro è essenzialmente l’altro ma ha bisogno essenzialmente dell’altra, madre, figlia, sorella, amica, comunità, identità collettiva.


Bilancio partecipativo e legge sulla partecipazione sono i due punti di riferimento principali da cui potremmo partire per un intervento sul tema. Continua...


L'immagine è una creazione di Roberto Agostini (roberto_agostini1@virgilio.it) tratta dal sito www.giorgiogaber.org

1 commento:

  1. a parte che kalar porta pobblemi al mio computer...
    penso che mai come ora bisogna fare attenzione alle parole magiche, partecipazione per esempio, quelle parole che si danno per scontate e invece bisogna darle per scontRate- voglio dire: tutti parlano di partecipazione, fino addirittura a identificarla con la democrazia diretta: ma che cosa significa? o meglio: quali scontri di significati si nascondono dietro le pratiche che cercano di sperimentarla (non di metterla in atto seguendo wikipedia). se non affrontiamo le parole magiche, le facili identità che esse ci propongono si riveleranno ben presto ideologiche, etichette.
    vecchia questione: quali pratiche partecipative e, se permettete, deliberative sono in campo oggi?
    mi pare importante in una cultura politica dove domina la riduzione semantica e pratica della partecipazione a cooptazione: buon uomo, vieni qui, partecipa un po' alle mie decisioni, magari aggiungi qualche particolare, ma che, mi raccomando, non metta in discussione il quadro...ah, ma allora sei qualunquista! sei anarchico! magari sei anche un po' brigatista.
    insomma: la gente partecipa, prende parte, produce parti, attraverso le proprie pratiche innanzitutto, e non è che perchè non hanno vocabolario, non si chiamano "partecipazione" e non "partecipano" a forum, tavole rotonde, assemblee e cantieri, esse sono assenti e/o a/anti/politiche.
    ma io sono un po' situazionista

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