LETTERA APERTA AI PROFESSORI E RICERCATORI DELLA FACOLTA´ DI SOCIOLOGIA DI NAPOLI
DOVE SONO I SOCIOLOGI: RIPRENDIAMOCI LA DIGNITA´, RICOSTRUIAMO UN SAPERE PIU´ VICINO ALLE PERSONE
Professori e ricercatori della Facoltà´ di Sociologia, siamo studenti/esse e cittadini della Campania, seriamente preoccupati per lo scempio che si sta perpetrando nella nostra regione in quasi vent´anni della cosidetta "Emergenza Rifiuti". Su questo enorme dramma, purtroppo, non è stata spesa una parola all´interno della facoltà di Sociologia che dovrebbe non solo occuparsi dell´argomento, ma anche impegnarsi in analisi di tipo socio-ambientale cercando di individuare le vie di uscita da una situazione che pare essersi incancrenita e che ora sembra deteriorere definitivamente il rapporto dei cittadini con i loro rappresentanti politici ed istituzionali. Ad oggi, le diffuse proteste dei cittadini stanno propagandosi in tutta la Regione Campania; l´esasperazione delle persone di vedere i propri cari ammalarsi di tumori o di vivere in ambienti talmente desolanti e malsani hanno portato allo sfinimento anche l´animo più indifferente.
Ci indigna assistere all´indifferenza intellettuale che respiriamo in questa Facoltà; riteniamo invece funzione inderogabile dell´istituzione universitaria cercare di analizzare la società contemporanea per dare una risposta scientifica e critica ai disagi che coinvolgono tutti cittadini.
Ci addolora vedere docenti arroccarsi all´interno del castello del sapere e non organizzare il proprio lavoro per cominciare a divulgare quella sensibilità per l´umanità che ha contraddistinto molti sociologi.
In altre facoltà di Sociologia, infatti, sono nate da tempo cattedre nuove ed utilissime come quella di Sociologia dell´Ambiente, per cominciare a pensare nuovamente in meglio un mondo che sembra ormai estraneo ed avverso all´uomo.
In effetti, nuove problematiche si abbattono sulla vita delle persone e sembra quasi un paradosso che solo all´interno della Facoltà di Sociologia della Federico II non esista una cattedra del genere, mentre nella "più privata" Suor Orsola Benincasa è attiva già da anni.
Nella nostra facoltà proliferano cattedre riguardanti materie che puntano al monitoraggio preciso di quello che è l´elettorato di un partito o di come carpire l´opinione pubblica, ma sembra distogliere lo sguardo dai problemi del territorio nel quale è immersa. Sembra quasi che la dimensione di analisi locale sia relegata solo alla dimensione prettamente economica o politica, senza concentrarsi sulla qualità della vita delle persone, DIMENSIONE E PROSPETTIVA ORMAI RICHIESTA DALLA SOCIETA´ CIVILE.
E´ sconfortante vedere medici talmente preoccupati per la situazione in Campania, doversi confrontare con politici ignoranti e affaristi ed ancor più paradossale, che semplici cittadini siano costretti raccogliersi in gruppi di ricerca ed individuare soluzioni al problema rifiuti, riuscendo meglio di chiunque amministratore a dare indicazioni non nocive e virtuose.
A fronte di un percepibile assenteismo dell´ "intellighenzia" della facoltà di Sociologia cerchiamo di sintetizzare un dramma sociale e umanitario, che dovrebbe risultare remoto in una società che si professa democratica, egualitaria e moderna.
14 anni di Commissariamento hanno creato le condizioni necessarie affinché la Campania divenisse la discarica di tutta Italia, se non dell´Europa. Durante questi anni i cittadini non hanno visto risolvere questa drammatica questione, ma hanno assistito alla trasformazione dell´emergenza rifiuti in una vera e propria CRISI SANITARIA E AMBIENTALE (come individuata dall´Organizzazione Mondiale della Sanità - O.M.S.) Causa di questa tragica situazione è stata la MANCATA REALIZZAZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E IL SUCCESSIVO RECICLAGGIO, CON UN AUMENTO SCONCERTANTE DI MEGA DISCARICHE. All´interno di queste discariche ed altre ancora, si è attuato sistematicamente uno sversamento incontrollato di milioni di metri cubi di immondizia indifferenziata che si è trasformata in una bomba tossica, inquinando tutto il territorio Campano. A peggiorare ancora di più la situazione è stata l´intrusione di interessi economici di grandi aziende e di gruppi camorristici che hanno permesso in poco più di 5 anni lo smaltimento abusivo di oltre 3 MILIONI DI TONNELLATE DI RIFIUTI TOSSICI provenienti da tutte le industrie di Italia. Tutti questi fattori hanno trasformato la Campania in un ricettacolo di tumori e malformazioni che scaturiscono dall´inalazione e ingerimento di sostanze pericolosissime come METALLI PESANTI e DIOSSINA. Quest´ultima entra direttamente nel ciclo alimentare, cioè una volta immessa nell´aria va a contaminare i terreni e tutto quello che vi cresce e di cui si alimentano uomini e animali...fino alla nostra tanto esportata mozzarella di bufala. E´ ormai scientificamente provato che la diossina è causa di tumori e malformazione al sistema nervoso. In particolare si calcola che in questi anni ci sia stato UN INCREMENTO DEL + 9% DI MORTALITA´ MASCHILE, +12% DELLA MORTALITA´ FEMMINILE E ADDIRITTURA UN INCREMENTO DI +84% DEI TUMORI AI POLMONI E FEGATO, LINFOMI E SARCOMI NONCHE´ MALFORMAZIONI CONGENITE (dati Protezione Civile 2004). Inoltre si calcola un aumento del 24% dei tumori nelle zone circostanti le discariche (The Lancet Oncology).
Noi non vogliamo emigrare per poter trovare lavoro in altre regioni, arricchite da uno sviluppo industriale alimentato da una strutturale dipendenza economico-ambientale del Mezzogiorno(vedi le scorie di Porto Marghera).
Non vogliamo continuare ad emigrare per portar in salvo la vita o dover sopravvivere; siamo nati in questa terra, la amiamo e qui R-ESISTEREMO!
C´è sempre tempo per redimersi da un silenzio prossimo alla morte!
Vi segnaliamo tra l´altro dei siti dove poter raccogliere testi già organizzati da associazioni e comitati cittadini realmente preoccupati per il futuro della propria terra e in difesa della salute:
www.ambienti.wordpress.com
www.napoliassise.it
www.allarmerifiutitossi.org
it.wordpress.com/tag/rete-campana-salute-ambiente/
LIBERI STUDENTI DI SOCIOLOGIA E CITTADINI DELLA CAMPANIA
venerdì 1 febbraio 2008
Sociologia
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